Tarzan

TARZAN di Chris Buck, Kevin Lima. Con (voci) Tony Goldwyn, Minnie Driver, Brian Blessed, Lance Henriksen. USA, 1999. Animazione.

Tratto dal romanzo Tarzan delle scimmie di Edgar Rice Burroughs, Tarzan è il 37° classico Disney. 1880: in seguito ad un naufragio, una piccola famiglia americana si stabilisce su una selvaggia costa africana. Qui, padre e madre vengono uccisi dal leopardo Sabor, mentre il piccolo viene salvato ed accudito dalla gorilla Kala. Questa chiama il bambino Tarzan e lo cresce come suo, nonostante le proteste del capo branco Kerchak. Tarzan cresce convinto di essere un gorilla, ma quando sul continente arriva la spedizione di ricerca del professor Potter, accompagnato dalla giovane figlia Jane, qualcosa in lui si risveglia.

Strano che la Disney non avesse ancora pensato di adattare per il grande schermo il classico della letteratura d’avventura di Burroughs: tutto nel romanzo (che poi è più propriamente una serie di racconti) si presta ad una “rivisitazione in chiave Disney”, complice la massiccia presenza di animali antropomorfizzabili. Il risultato del lavoro di Buck e Lima è, come previsto, all’altezza dei predecessori: Tarzan è un buon film d’animazione, divertente, commovente, a tratti spaventoso, impreziosito da un’animazione luminosa e quasi “grezza”, che squadra i personaggi ed ammorbidisce i fondali, valorizzato da una schiera di coprotagonisti eccezionali.

Il percorso formativo di Tarzan alla ricerca di se stesso ricalca quello dello stereotipo del romanzo di formazione, non fosse per l’aggiunta dell’elemento femminile, l’impacciata e curiosa Jane, che ben lungi dall’essere una spavalda cercatrice di tesori viene trasformata in un’imbranata ed eccentrica ricercatrice e naturalista.

I comprimari sono ciò che dà veramente anima al film: dal fiero e possente Kerchak, cui dà voce Lance Henriksen, alla materna e calda Kala di Glenn Close; passando per l’esilarante ed ipocondriaco elefante Tantor di Wayne Knight fino alla gorilla punk Terk di Rosie O’Donnell.

Chi la fa veramente da padrone nel primo tempo è la cattivissima Sabor, leopardo entrato negli incubi dei più piccoli; purtroppo il villain principale del film, il Clayton di Brian Blessed, non è decisamente all’altezza, e gli viene riservato un ruolo del tutto marginale.

Splendida la colonna sonora di Phil Collins: la sua You’ll be in my heart è stata addirittura premiato dall’Oscar per la Migliore canzone, mentre la colonna sonora nel complesso si è guadagnata un Emmy Award; perfino la traduzione italiana, supervisionata dallo stesso Collins che interpreta i propri brani in diverse lingue, risulta essere all’altezza degli originali, se non altro per il significato delle canzoni.

Un film d’avventura divertente, una riflessione sull’identità e l’appartenenza, un bello spunto sulla genitorialità e la diversità: Tarzan si rivela essere sicuramente un bel cartone, offrendo più livelli di lettura e più punti a favori da parte della semplice animazione.

Divertenti cameo per Fratellino, il cane scemo di Mulan, e per Mrs. Brick e Chicco, le porcellane de La bella e la bestia.

TITOLO ORIGINALE: Tarzan

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