L’ALBA DEI MORTI DEMENTI di Edgar Wright. Con Simon Pegg, Nick Frost, Kate Ashfield, Dylan Moran. GB, 2004. Commedia.
Secondo film di Edgar Wright, L’alba dei morti dementi ha vinto sei premi internazionali, fra cui un British Comedy Award, ed ha ricevuto sedici nominations. Shaun, demotivato trentenne londinese che divide la sua vita fra il negozio di elettrodomestici in cui lavora ed i pomeriggi al pub col migliore amico Ed, viene lasciato dalla ragazza Liz e disprezzato dal patrigno a causa del suo carattere passivo e pigro. Proprio quando Shaun decide di dare una svolta alla propria vita, uno strano fenomeno colpisce l’intero paese: i morti risorgono affamati della carne dei vivi, diffondendo un contagio senza precedenti nella storia. Tentando di sopravvivere all’epidemia, Shaun troverà anche il tempo per rimettere a posto la propria vita e tirare fuori un po’ di carattere…
George Romero, presente anche in un paio di cameo, è il chiaro e primo riferimento di Edgar Wright in quello che ad oggi è il suo film più conosciuto ed apprezzato, a partire dal titolo: in originale, Shaun of the dead rimanda a Dawn of the dead, gioco di parole che si è miracolosamente salvato nella versione italiana storpiando L’alba dei morti viventi in L’alba dei morti dementi. Nonostante quello che suggerisce il titolo, il modello di Wright non è la parodia assurdo-demenziale degli Zucker, quanto una commedia tutta british, arricchita da un umorismo a tratti perfino raffinato, con ritmi decisamente poco americani, che gli hanno comunque garantito un successo inaspettato di pubblico come di critica. Lo stesso Romero, presente in un paio di cameo, ha dichiarato di aver amato il film, così come Sam Raimi, Quentin Tarantino, Stephen King, Peter Jackson e molti altri autori che col genere hanno dimestichezza. Wright dimostra uno spirito cinefilo non indifferente, con riferimenti sparsi non solo a Romero, ma anche a La casa, 28 giorni dopo, Le iene, L’invasione degli ultracorpi, Star Wars, i film di Cameron, Fulci, Carpenter, e probabilmente molto altro, ma non in un frullato stancante e ripetitivo modello Friedberg & Seltzer, ma in una successione estremamente pacata, e per questo irresistibile, di rimandi e citazioni che non intaccano comunque lo spirito originale e brillante del film. Romero ha sempre instillato nei suoi film una carica satirica spiazzante, e Wright ne segue il modello fedelmente: gli abitanti della periferia londinese si trasformano in morti viventi…ed alla fine non cambia nulla: l’appartamento da single ed il pub come centri dell’esistenza di individui che sono zombi prima ancora di essere infettati, un’esistenza ripetitiva e priva di “mordente” che, per quanto scossa, non trova una scintilla di vitalismo neanche spinta dall’istinto di sopravvivenza. Magari a tratti il ritmo latita e la tensione non è sempre ai massimi livelli, ma L’alba dei morti dementi rimane un interessante ed originale parodia, con una forte personalità ed una vis comica unica, politicamente scorretta, perfino riflessiva. Un ottimo prodotto, non a caso mai distribuito nei cinema italiani…
TITOLO ORIGINALE: Shaun of the Dead
mi hanno parlato in molti abbastanza discretamente di questo film, e tu mi confermi questa linea di pensiero, per cui credo che alla fine lo scaricherò (essendo ovviamente anche un fan dei film di romero).
Meno male che almeno Mtv sta trasmettendo un po' di questi film snobbati dalle sale….! 😉