AL CINEMA: Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa

HOTEL TRANSYLVANIA 3 – UNA VACANZA MOSTRUOSA di Genndy Tartakovsky. Con (voci) Adam Sandler, Selena Gomez, Kathryn Hahn, Jim Gaffigan. USA, 2018. Animazione.

Sequel di Hotel Transylvania 2 di Tartakovsky, Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa ha ricevuto una nomination ai People’s Choice Award. Dopo un secolo di solitudine, il Conte Dracula comincia a soffrire l’assenza di una compagna, ma la figlia Mavis confonde i malesseri del padre per semplice stress. Convinta che Dracula debba riposarsi, Mavis organizza una crociera per la famiglia e per tutti gli amici, e prenota una vacanza al Triangolo delle Bermuda. Inizialmente reticente, Dracula si innamora però a prima vista del capitano, l’umana Ericka… che però nasconde un terribile segreto.

Nel primo Hotel Transylvania, film della Sony Pictures Animation che radunava tutti i mostri dell’horror classico in un hotel diretto dal Conte Dracula in cui potessero vivere protetti dai malvagi e razzisti umani, il personaggio di Jonathan, il bizzarro ragazzo che capita per caso all’albergo e finisce con l’innamorarsi della figlia di Dracula Mavis, doveva essere imparentato con i Van Helsing, i cacciatori di vampiri inventati da Bram Stoker nel suo romanzo, creando quindi ulteriori motivi di attrito col protagonista.

L’idea, da ultimo, fu scartata, ma il regista russo Genndy Tartakovsky la tenne da parte, sicuro di poterla riutilizzare in seguito. Ecco allora che nel terzo capitolo della serie, Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa, l’attenzione si sposta da mostri xenofobi che non vogliono avere niente a che fare con gli umani ad umani xenofobi che vogliono sterminare i mostri, i Van Helsing appunto, rappresentati dal cyborg steampunk Abraham dal romanzo originale (Jim Gaffigan, Angelo Maggi nell’edizione italiana) e, soprattutto, da Ericka (Kathryn Hahn, Claudia Catani), nuova fiamma del conte.

Con queste premesse, Tartakovsky torna alla regia del terzo capitolo della serie da lui avviata lasciandone praticamente invariati tutti gli elementi, frullando una serie di gag più o meno a sé stanti in una trama esile ma funzionale, condendo il tutto col solito rassicurante messaggio di convivenza, tolleranza e accettazione del diverso che è il filo portante di tutti e tre i film.

Il versante della commedia tenta di accontentare tutti, dai più piccoli divertiti dalle gag slapstick e scatologiche ai più grandi che possono cogliere riferimenti a Love Boat e ai vari National Lampoon’s Vacation, non mancando qualche piacevole punta al rialzo, come il tango tra trappole mortali di Dracula e Ericka o lo scontro tra dj sul finale, con musiche dell’olandese DJ Tiësto.

Per quanto sempre più relegati sullo sfondo, sono al solito i comprimari a rubare la scena, e al povero e bistrattato Blob (“doppiato” sempre dal regista Tartakovsky) e ai sempre più numerosi cuccioli della coppia di licantropi, si aggiunge un gigantesco carlino che si traveste in puro stile Humphrey Bogart e si fa passare da “Bob”, con cappello, impermeabile e sguardo vitreo che da soli ne giustificano la presenza.

Sempre identico a se stesso e confortante, Hotel Transylvania 3 scorre senza problemi, un filmetto divertente e innocuo che mantiene esattamente ciò che promette, niente di più, ma fortunatamente niente di meno. Simpatico.

TITOLO ORIGINALE: Hotel Transylvania 3: Summer Vacation

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