In Dreams

IN DREAMS di Neil Jordan. Con Annette Bening, Katie Sagona, Robert Downey Jr., Aidan Quinn.  USA, 1999. Thriller.

Tratto dal romanzo Occhi di bambola di Bari Wood, In Dreams ha vinto un Silver Raven Award al Bruxelles International Festival of Fantasy Film. Claire Cooper è un’illustratrice di libri per bambini, che vive in una casa in campagna con il marito e la figlia. Quando comincia a fare dei sogni con protagonisti una bambina ed un uomo sconosciuto, pensa di avere visioni di un caso di rapimento della sua zona. Ben presto, però, scopre che le sue visioni non riguardavano il passato, ma il futuro: proprio sua figlia verrà rapita da un serial killer che sequestra e poi uccide bambine. E’ però solo l’inizio di un incubo: fra Claire e l’assassino, infatti, comincia a formarsi un particolare legame psichico…

In Dreams è rimasto tristemente famoso per essere stato l’ultimo film interpretato da Robert Downey Jr. prima del suo arresto per possesso e uso di droghe, evento che ha segnato la vita dell’artista e l’ha allontanato dal mondo del cinema per anni.

Il film, tratto da un romanzo di Bari Wood, colpisce anche per una totale mancanza di connettivi logici nello svolgersi della trama. Certo, la cosa potrebbe essere un “segnale di stile” per rappresentare la discesa nella follia della protagonista, con la storia che assieme a lei diventa sempre più confusa e incoerente, e non sarebbe certo la prima volta che Jordan si imbarca in velleità filosofico-metafisiche a dir poco ermetiche (basti pensare a In compagnia dei lupi), ma l’impressione generale non è quella di un ponderato decostruzionismo logico di una storia/psiche, quanto di un’effettiva incapacità di rappresentazione.

L’elemento più fuorviante rimane senza dubbio l’interpretazione di Annette Bening, che si rivela assolutamente inadatta per la parte della Claire Cooper sana come di quella malata, non riuscendo a passare gradualmente dall’una all’altra, con la sola risultante di portare sullo schermo un personaggio affatto credibile, a tratti odioso, mai comprensibile, nel quale è impossibile identificarsi proprio per la scarsa e grossolana caratterizzazione.

Si salva invece egregiamente Downey Jr., realmente inquietante, spesso disturbante, interpreta perfettamente uno dei personaggi più ambigui del thriller degli ultimi anni. Purtroppo per lui, il personaggio di Vivian Thompson è anche fra i più scontati e banali, un ennesimo serial killer basato sul modello Ed Gein che molto deve al Norman Bates di Anthony Perkins.

Nel complesso, un film confusionario e confuso, che sembra volersi giocare del senso logico dello spettatore con costrutti mentali capziosi e autoreferenziali.

Neppure la colonna sonora di Elliot Goldenthal e Elizabeth Fraser fa la sua figura, andando anzi ad incrementare i meccanismi con cui In Dreams si articola, purtroppo senza scopo né senso.

TITOLO ORIGINALE: In Dreams

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