KakuRenBo

KAKURENBO di Shuuhei Morita. Con (voci) Junko Takeuchi, Makoto Ueki, Akiko Kobayashi, Masami Suzuki. Giappone, 2004. Animazione.

Cortometraggio d’animazione, KakuRenBo è stato presentato al Tokyo International Anime Fair, vincendo il premio per il Miglior debutto. Fra le rovine di un’antica città i bambini si divertono a giocare a Otokoyo, un particolare nascondino in cui, spesso, alcuni dei partecipanti scompaiono nel nulla. Gli avversari nel gioco sono infatti Oni, demoni della tradizione giapponese. Partecipano al gioco Hikora, che cerca sua sorella sparita tempo prima, Yaimao, il suo migliore amico, Noshiga e la sua banda, un gruppetto di bulli che vuole ammazzare il tempo, e due misteriosi gemelli, Inmu e Yanku.

Presentato per la prima volta al Tokyo Fair, KakuRenBo ha poi partecipato al Festival del Fumetto e dell’Animazione di Seoul, in Corea, dove ha vinto il premio per il Miglior Film, e al Fantasia Festival a Montreal, vincendo il premio per il Miglior cortometraggio.

Effettivamente, tutti questi premi sono più che giustificati: KakuRenBo (letteralmente “nascosti nel buio”, è il nascondino giapponese) è molto di più di quanto ad una prima visione possa sembrare. Già le atmosfere horror da antica fiaba, le contaminazioni tra passato e presente ed una animazione in cell-shading perfettamente realizzata colpiscono immediatamente lo spettatore.

Ma non è tutto qui: il corto di Morita è un apologo contro la società moderna, che corrompe i bambini e quella che è la loro primaria dimensione, il gioco, e li sfrutta come energia per sopravvivere.

Gli Oni sono a metà tra mostri e macchine, segno di un tecnicismo che avanza inesorabile “divorando” tutto ciò che trova sul proprio cammino.

Non c’è spazio per alcun happy ending: se il gioco viene corrotto, anche i bambini, di riflesso, rimangono coinvolti.

Molta della suspense del film è garantita dalla splendida colonna sonora di Karin Nakano e Reiji Kitasato, che incolla lo spettatore alla poltrona. Imperdibile.

TITOLO ORIGINALE: KakuRenBo

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