Crociera di sangue

CROCIERA DI SANGUE di Norio Tsuruta. Con Daniel Gillies, Yoshino Kimura, Ryo Ishibashi, Miho Ninagawa. USA, Giappone, 2007. Horror.

Tredicesimo episodio della seconda stagione di Masters of Horror, Crociera di sangue è l’unico diretto dal giapponese Norio Tsuruta. Jack Miller è un avvocato americano che lavora a Tokyo. Quando uno dei suoi migliori clienti, Eiji Saito, lo convoca per un incontro privato, Jack teme che l’uomo abbia scoperto la sua relazione con la moglie di lui, Yuri. Per non offendere Eiji e fugare ogni dubbio, Jack accetta di fare con lui e la moglie una gita in barca, nonostante la sua fobia: da bambino, infatti, suo fratello Sean è affogato in un incidente, e l’evento ha profondamente traumatizzato l’avvocato. Ma non è solo l’acqua ciò di cui Jack dovrà avere paura.

Norio Tsuruta non è fra i registi giapponesi più famosi: della sua filmografia, in Italia, sono conosciuti giusto Ring 0: Birthday e Premonition. Dopo che Takashi Miike aveva concluso in modo decisamente eclatante la prima stagione di Masters of Horror, però, Garris ha deciso di bissare la chiusura “orientale” della serie, ed ha convocato uno dei registi di genere più di maniera del Sol Levante.

Proprio qui sta quello che, a posteriori, è l’errore principale della scelta di Tsuruta, quindi anche il limite di Crociera di sangue: il manierismo del regista nipponico è calcato fino al ripetere senza quasi intervento personale quello che è il modello dell’horror giapponese.

Questo, per chi non ha familiarità con il genere, può rappresentare una buona occasione per conoscere i sommi capi di uno degli horror più inquietanti ed affascinanti degli ultimi anni, fra fantasmi sanguinari in cerca di vendetta, possessioni, capelli prensili che spuntano un po’ ovunque e bambini spettro.

Chi, invece, ha visto anche solo poche pellicole del filone, non potrà fare altro che annoiarsi di fronte alla reiterazione degli elementi base privati di un minimo apporto personale.

Per Crociera di sangue in particolare, basta conoscere The Ring, The Grudge e Dark Water per essere continuamente preda di déja vu frequenti e piuttosto irritanti. Fermo restando un cast più che dignitoso ed un sapiente uso della fotografia, la trama, è proprio il caso di dirlo, fa acqua da tutte le parti.

TITOLO ORIGINALE: Dream Cruise

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